30 Apr Auto Elettriche: quali sono e che caratteristiche hanno
Auto Elettriche: A grande richiesta continuiamo a parlarne.
Già note agli inizi del 1900 e declinate nel secolo scorso in diverse maniere e versioni anche in Italia ( ie Panda Elettra 1990-98 e Porter Piaggio elettrico, entrambe con batterie al piombo) sono ritornate all’attenzione internazionale dell’auto dopo il Dieselgate del 2009.
Svelato infatti l’inganno della presunta ecologicità dei veicoli a gasolio, dovuta al fatto che nessuno, tranne gli addetti ai lavori, considerava le emissioni di PM ed NOX altamente dannose per la salute, sono ritornate prepotentemente sulla scena dal 2009 ad oggi con grandi sviluppi ed investimenti.
Dapprima da parte delle case costruttrici sulla scia del battage pubblicitario/finanziario promosso da Elon Musk con la sua Tesla e successivamente da parte dei produttori/distributori di energia elettrica ( ENEL in Italia, E-ON in Germania etc.) per la realizzazione di colonnine di ricarica, seguiti in questo da alcuni costruttori di auto che si sono alleati per soddisfare le esigenze dei propri veicoli ( Tesla con la catena dei Maxicharger e BMW-Mercedes-Ford-VW con Ionity).
Il motivo di tanto interesse dei costruttori di auto, al di là dei proclami dei politici e dei governi di tutto il mondo per un’aria più pulita ed un clima migliore, risiede principalmente nel fatto che abbassare le emissioni medie dei loro veicoli al di sotto degli standard europei di emissioni di CO2 previsti nel 2021 (<95g/Km) e nel 2025-30 (<50g/Km) si rivelerebbe impresa impossibile senza la elettrificazione dei veicoli. Questo è tanto più vero per i costruttori di grandi auto e di SUV, caratterizzati da elevati consumi ed emissioni di CO2, meno per i costruttori di utilitarie come la FIAT, che con un accordo con Tesla ha opzionato un buon partner per ridurre le emissioni medie del gruppo.
Le caratteristiche costruttive, funzionali ed ambientali delle auto elettriche
Prima di tutto occorre fare una distinzione tra le auto così definite elettrificate a seconda delle caratteristiche costruttive, funzionali ed ambientali
-Hybrid Electric Vehicles (HEV), dotati di un motore a combustione interna, supportato da uno o più motori elettrici in varia maniera per ridurre i consumi e le emissioni locali e globali.
– Battery Electric Vehicles (BEV) dove la trazione è affidata ad uno o più motori elettrici, alimentati con energia elettrica proveniente da una batteria elettrica ricaricata con EE proveniente dalla rete, o da un sistema di produzione sul veicolo ( range extender) sia esso un motore a combustione interna od un reformer metano o metanolo per aumentare la autonomia
-Fuel Cells Electric Vehicle (FCEV), dove la trazione è affidata ad uno o più motori elettrici alimentati da una batteria ricaricata durante il tragitto da un sistema di Fuel Cells ( Celle a Combustibile) dove grazie ad una reazione chimica tra idrogeno ed aria viene prodotta energia elettrica e vapore acqueo allo scarico.
Ad oggi le auto elettriche disponibili sul mercato sono prevalentemente quelle a batteria ( Battery Electric Vehicles), ideali per chi fa pochi chilometri, soprattutto in città, ma con prezzi che sono esorbitanti per le fasce di mercato basse e medie, abbastanza allineati per le vetture di fascia medio-alta, di lusso e SUV. Ciò è dovuto che le batterie ( Nickel-Cadmio o Litio-Ioni le più diffuse al momento) hanno un contenuto energetico basso rispetto ai combustibili fossili e costi elevati, per cui per avere autonomie accettabili possono costare sui 15-20.000€, con una incidenza importante sul prezzo finale, pur in presenza di importanti semplificazioni della meccanica del veicolo. Il motore elettrico e le relative trasmissioni di moto sono infatti più semplici, contenute e leggere che nel caso di un tradizionale motore endotermico. Nel complesso però causa l’elevato peso delle batterie i veicoli elettrici sono molto più pesanti di quelli a combustione interna.
City car o auto di lusso?
Per le attuali city car e vetture elettriche di fascia medio- bassa, i prezzi sono almeno il doppio che per quelle a combustione interna. Una Panda oggi può costare meno di 10.000€, la futura FIAT 120 in versione base costerà almeno 20.000€, la Clio costa circa 12.000€ e la ZOE ne costa 26.000€, la Golf più economica costa 16-17.000€ e la nuova ID 3 costerà non meno di 30.000€ in versione base. Dove per versione base si intende con autonomia ridotta a 200-250 Km, con tempi di ricarica che possono variare da 30 min. a 20-30 ore in funzione della potenza della colonnina (150- 3 KW di casa) e con prezzi di ricarica inversamente proporzionali. Ne consegue che per i meno abbienti le elettriche, pur colpendo l’immaginario collettivo, sono un poco complicate e premature.
Anche nelle fasce intermedie la differenza tra veicolo a combustione interna ed elettrico sui 15.000€ ha una incidenza rilevante ed anche per queste non sembra essere ancora tempo. Berline, crossover e SUV elettrici di lusso soffrono di aumenti dello stesso ordine di grandezza, ma l’incidenza percentuale risulta più contenuta per cui i prezzi sembrano di poco superiori ai prezzi di mercato degli omologhi a combustione interna. Nella fascia che va dai 60 ai 120.000€ si possono trovare auto competitive con autonomie di 400-500 Km.
Si osserva pertanto come le piccole auto elettriche che si vedono in circolazione siano ora appannaggio di enti od aziende pubbliche che vogliono promuovere il settore e dare il buon esempio, in buona parte con veicoli a noleggio, per l’uso prevalentemente cittadino.
Trovano invece un certo interesse per gli acquirenti più innovativi, benestanti e titolari di aziende le auto di lusso elettriche, Tesla, Jaguar, Audi e Mercedes uscite di recente o che stanno uscendo ora.
L’autonomia
Ma oltre al costo di acquisto, le problematiche più sentite sono la percorrenza/autonomia del veicolo, i tempi e le modalità di ricarica.
Le prime auto elettriche di questi anni ( Citroen-Peugeot-Mitsubishi, Smart, Renault Zoe, Nissan Leaf ) avevano una autonomia di 150-200 Km, ma i modelli più recenti hanno autonomie di 400-500 Km, che consentono percorrenze abbastanza lunghe, ma non tali da non pensare di dover ricaricare nei viaggi medio-lunghi.
Per le modalità di ricarica c’è un mondo in divenire ed i primi utenti si devono oggi un poco adattare tra scarse colonnine distribuite sul territorio di vari soggetti interessati, con potenze varie e prezzi variabili che non fanno presagire grandi risparmi rispetto al costo attuale del carburante e tempi di ricarica diversi. Si va infatti dalla ricarica a casa con le Wall-box fornite dai costruttori di auto o da Enel, che con bassa potenza a 3-6 KW richiedono anche 20-30 ore, alle colonnine da 150KW (ancora rare in Italia) che richiedono 30 min per una ricarica dello 80%.
Nel caso di viaggi andata/ritorno che superano la naturale autonomia del veicolo occorre pertanto pianificare soste più o meno lunghe, nei luoghi ove si trovano le colonnine, con aggravio dei tempi di viaggio. Per questo nel breve periodo ritengo che le auto elettriche possano essere considerate come auto da usare tranquillamente nel breve-medio raggio, in città e nei brevi spostamenti di 150-200 Km ( 00-400 Km andata e ritorno). Per i lunghi viaggi sono ancora da preferirsi le auto più tradizionali o le ibride che possono costituire un buon compromesso, eventualmente convertite a gas nel caso vengano spesso utilizzate fuori dai centri urbani.
Non mancano poi gli imprevisti che nel campo dei veicoli elettrici sono ancora tutti da sperimentare. Ad esempio in caso di lunga sosta per code in inverno, cosa succede lasciando il riscaldamento acceso per ore. Il proprietario di una magnifica Tesla da 100.000 € durante la nevicata dell’inverno scorso che ha bloccato le auto sulla Verona -Brennero, per evitare sorprese ha passato la notte sulla Tipo a gasolio davanti alla sua auto.
Altro argomento da affrontare da parte degli attori principali è la produzione di batterie e motori elettrici, su cui si stanno formando in Europa e nel mondo alleanze tra grandi aziende per bilanciare lo strapotere asiatico, cosi come per l’approvvigionamento delle terre rare necessarie per produrle.
Non meno importante e problematica sarà la produzione e la distribuzione di energia elettrica in quantità sufficienti a soddisfare un mercato in rapida crescita, in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale. Infatti solo la energia elettrica da fonti rinnovabili ha un impatto ambientale comparabile con quello di veicoli a combustione alimentati con combustibili da fonti rinnovabili,come ad esempio il biometano.
Per i costruttori di automobili che stanno investendo miliardi di euro nelle auto del futuro la sfida sarà produrre auto elettriche appetibili al mercato con margini accettabili.
Ultima e rilevante questione, il mondo dell’auto elettrica potrà esistere solo grazie ad una forte volontà politica, con incentivi e normative specifiche allo scopo di supportarlo nelle fasi iniziali.
Tratteremo più nel dettaglio tutti questi argomenti nei post successivi
No Comments