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Biciclette e monopattini elettrici: soluzione o problema?

Biciclette e monopattini elettrici risolvono il problema della mobilità in città?

Per chi come me è nato e cresciuto in Pianura Padana, la bicicletta è parte integrante della vita quotidiana e della storia del territorio.

La bici era il mezzo essenziale per il trasporto di persone nel dopoguerra ed ha continuato ad esserlo sulle brevi distanze anche dopo la rivoluzione industriale e l’arrivo della automobile come mezzo di massa.

Giovani ed anziani si spostavano e, ancora oggi, si spostano per la città, in centro ed in periferia con agilità e rapidità, a dispetto di tutte le problematiche che invece coinvolgono gli automezzi, ingorghi, blocchi ecologici, parcheggi etc. etc.

L’orografia particolarmente favorevole ha da sempre aiutato l’uso di questo mezzo, così come la dimensione medio-piccola delle città padane ne ha consentito la diffusione per raggiungere rapidamente le destinazioni, in 5-10 minuti si arriva dappertutto.

Il codice della strada per le biciclette

Nel passato però esisteva un codice comportamentale chiaro, le biciclette viaggiavano nei percorsi dedicati oppure a lato delle strade dove questi non erano disponibili, nel rispetto del codice della strada al pari di auto e motoveicoli.

In tempi recenti la condotta dei ciclisti è stata alterata, in primis dal venir meno della istruzione di educazione civica nelle scuole, poi con la deregolamentazione di alcuni comuni che hanno consentito ai cicli di procedere in contromano e di salire sui marcjapiedi più ampi, sebbene delimitando l’area a loro destinata.

In questo modo si crea qualche problema di convivenza tra pedoni e ciclisti.

E hai voglia a correre ai ripari, con alcuni comuni che mettono cartelli che proibiscono di passare sotto i portici o su marciapiedi stretti, ma, mancando l’educazione stradale e chi controlla, il danno è fatto e servirebbe un’ azione decisa su entrambi i fronti, che nessuno si prende la briga di intraprendere.

La situazione post COVID19

Dopo COVID19 di politici e pubblici amministratori hanno considerato che la biciclette e i monopattini elettrici erano/sono gli mezzi ecologici per eccellenza.

I monopattini elettrici sono stati equiparati formalmente alle biciclette, dopo le riaperture varie, strade e marciapiedi sono stati invasi da bici e monopattini elettrici che viaggiano a velocità sostenute ( max 30 Km/h).

Non essendoci degli stalli per i monopattini ed essendo facilmente asportabili, spesso vengono lasciati ovunque anche in malo modo, oppure portati con sé nei posti più disparati.

La settimana scorsa in un ristorante all’aperto una signora aveva parcheggiato il suo monopattino di fianco al proprio tavolo, proprio sul corridoio di passaggio di camerieri e persone, che continuamente lo urtavano e facevano cadere.

Bisognerebbe fare qualche lezione di educazione stradale anche a chi va in bici e in monopattino, perché anche loro possono correre dei pericoli e intralciare traffico e pedoni.

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