12 Mar Automobile a gas: perché sceglierla
Automobile a gas è un’alternativa valida per avere un mezzo di trasporto che sia compatibile con l’ambiente?
Le origini dell’automobile a gas in Italia
L’utilizzo in Italia di auto a benzina convertite a gas ha radici profonde in Italia che datano al periodo a cavallo della Seconda Guerra Mondiale.
I primi componenti di conversione a metano di auto e camion escono da officine meccaniche emiliane (Landi 1939 e Tartarini 1940) con l’intento di fornire una alternativa di alimentazione ai veicoli a motore.
La scarsa disponibilità di benzina prima e dopo la guerra fu la prima causa della ricerca di carburanti alternativi.
Negli stessi anni ENI-AGIP trovò pozzi di petrolio e sacche di metano a Cortemaggiore in provincia di Piacenza
Qualcuno forse ricorderà la benzina Super Cortemaggiore.
Non è infrequente trovare rovistando nelle foto del tempo delle immagini di FIAT Balilla e furgoni con bombole posizionate sopra il tetto o sotto la scocca.
A partire dagli anni sessanta si è poi aggiunta la conversione dei veicoli all’utilizzo del Gas Propano Liquefatto (GPL), sottoprodotto della raffinazione del petrolio, utilizzato per autotrazione oltre che per riscaldamento e cucine.
Da allora in alcune zone di Italia si è sempre più diffuso l’uso di questi combustibili alternativi, il GPL in tutto lo stivale per la facile reperibilità, il metano più al centro – nord (Abruzzo-Emilia-Lombardia-Marche-Veneto).
Per circa 50 anni, l’uso dei combustibili gassosi alternativi è rimasto affidato alle conversioni post-vendita delle auto.
Alla fine del ventesimo secolo (1990-2000) anche le case costruttrici hanno cominciato a proporre modelli equipaggiati di fabbrica con i componenti atti ad alimentare i veicoli con combustibili gassosi.
Le ragioni alla base dell’uso di combustibili gassosi
L’uso di GPL e Metano trova alla base il paradigma ecologia-economia (i due ECO).
Nel corso degli anni i governi hanno incentivato in maniera differente l’uso dell’automobile a gas con basse (GPL) o nulle (Metano) accise su combustibili.
I combustibili gassosi in producono meno inquinamento ispetto a benzina e gasolio:
- – 20-40% CO2
- – 100% PM ed Nox,
Con le accise ridotte o nulle Ne consegue che per un rendimento pari allo 85% rispetto alla benzina il GPL costa al litro circa la metà, mentre il metano per un rendimento del 10% superiore di un metro cubo costa circa il 40% meno della benzina.
Anche riproporzionando i valori rispetto al diesel, che rende il 20% in più della benzina costando quasi uguale, si ravvede la notevole economicità dei combustibili gassosi in valida alternativa rispetto a quelli liquidi tradizionali, per cui un pieno che con benzina e gasolio costa 50-45€, con GPL e Metano costa 25-20€
Oggi
L’Italia in tutti questi anni ha svolto in Europa la parte del pioniere, dello sviluppatore, con le molteplici industrie all’avanguardia nel settore.
In Italia si sono consolidate le tecnologie e del mercato dei combustibili alternativi per autotrazione, portando il parco circolante relativo a circa 1 milione di auto a GPL ( 5,99%) e 180.000 ( 0,45%) auto a metano circolanti.
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