04 Mag L’auto dopo il Corona Virus: uno scenario pericoloso
L’auto dopo il Corona Virus sarà la protagonista della mobilità.
Non ci vogliono gli scienziati per immaginare come potrà evolvere la mobilità mondiale post COVID-19.
Considerate le misure di distanziamento sociale, l’auto tornerà protagonista di tutti gli spostamenti e sarà il mezzo più sicuro con il quale viaggiare per un po’ di tempo.
Sarà infatti l’unica a garantire nei confronti del rischio di contagio da frequentazione, cosa che non saranno in grado di fare i mezzi pubblici nonostante le misure per mantenere le distanze.
Nessuno è in grado di dire quanto durerà la transizione dal lockdown alla frequentazione normale, ma nel breve autorevoli ricerche confermano che 7 persone su 10 pensano di muoversi con la propria auto.
In Cina appena iniziata l’uscita dall’emergenza, su un campione di circa 1600 persone uno studio di Ipsos Group a fine febbraio ha verificato nelle preferenze dei cinesi
-l’auto privata passerà dal 34 al 66%
-l’uso di due ruote. Bici e moto rimarrà al 45%,
-l’uso di mezzi pubblici scenderà dal 56 al 24%
-l’uso di taxi scenderà dal 21 al 15%
-il car sharing dal 21 al 12%
– Il noleggio salirà dal 3 al 5%.
Analogo studio in Italia di Areté Methodos di fine marzo -inizio aprile in Italia su circa 500 persone ( 70% uomini e 30% donne ) ha evidenziato le seguenti preferenze
-72,71% auto privata
-8,76% mezzi pubblici
– 8,37% bicicletta
-2,19% car sharing
-5,38% scooter-moto
-1,39% bike sharing
-taxi 0,60%
-altro0,60
da cui si vede una minima variazione del comportamento degli italiani.
Non ci sono dubbi, l’auto tornerà ad essere la regina degli spostamenti durante la settimana e per il fine settimana e ci dobbiamo aspettare una nuova impennata dell’inquinamento.
Andiamo incontro alla bella stagione e quanto meno non ci sarà l’inquinamento da riscaldamento, speriamo che per l’autunno-inverno ci siano segnali più rassicuranti e si possa tornare ad usare mezzi pubblici.
Nel frattempo, tra i tanti problemi che il nostro governo dovrà risolvere, ci auguriamo che si decida ad incentivare adeguatamente l’acquisto di auto ecologiche ( = non inquinanti cioè con basse o nulle emissioni di PM, NOX e SOx), con beneficio per il settore automotive e per l’aria che respiriamo.
Il rinvio delle norme del 2020 e delle sanzioni per i costruttori che non si sono adeguati sarebbe una vera sciagura.
Fortunatamente molti costruttori già lo hanno fatto ( i.e.Gruppo VW, BMW, Mercedes, PSA ) con notevoli investimenti e non vorranno certo favorire i ritardatari.
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